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Albo Nazionale Gestori Ambientali: cos’è, come e perché iscriversi

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Nel complesso scenario della gestione dei rifiuti e della tutela ambientale, l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali (ANGA) rappresenta un passo fondamentale per le imprese che operano in questo settore, per le quali rappresenta non solo un obbligo normativo ma anche una garanzia di professionalità e conformità alle normative vigenti. 

Contenuti

Cos’è l’Albo Nazionale Gestori Ambientali

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali è un registro ufficiale istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che elenca tutte le imprese autorizzate a svolgere attività di gestione dei rifiuti. 

L’obiettivo principale dell’ANGA è garantire che solo le imprese che soddisfano determinati requisiti tecnici e professionali possano operare nel settore della gestione dei rifiuti, assicurando così elevati standard di sicurezza e protezione ambientale. 

La gestione dell’Albo è affidata al Comitato Nazionale e alle sezioni regionali e provinciali, che svolgono funzioni di controllo e verifica.

A cosa serve l’iscrizione

L’iscrizione all’ANGA è obbligatoria per poter esercitare attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti. Questa iscrizione attesta che l’azienda possiede le competenze tecniche e i requisiti normativi per svolgere le proprie attività in conformità con la legislazione ambientale vigente. Inoltre, rappresenta un segno distintivo di affidabilità e professionalità per i clienti e i partner commerciali.

Essa permette ai soggetti iscritti di:

  • Esercitare l’attività: Solo le imprese iscritte all’Albo possono svolgere attività di gestione dei rifiuti, bonifica di siti inquinati e altre operazioni ambientali. È, pertanto, requisito fondamentale per poter operare nel settore della gestione dei rifiuti.
  • Garantire la professionalità: L’iscrizione dimostra che il gestore ambientale possiede le competenze tecniche e i requisiti normativi necessari per operare in conformità con la legislazione vigente.
  • Essere riconosciuto dal mercato: L’iscrizione all’Albo è un segno di affidabilità e competenza per i clienti e le aziende che cercano servizi ambientali. Questo può rappresentare un vantaggio competitivo sul mercato.
 

Inoltre, l’iscrizione all’Albo facilita le istituzioni nel garantire elevati standard di sicurezza e tutela ambientale, poiché consente loro di:

  • Tracciare le attività di gestione dei rifiuti: Contribuendo in tal modo a prevenire attività illegali e garantendo la trasparenza e la responsabilità delle imprese.
  • Promuovere la sostenibilità: Garantendo che solo le imprese qualificate possano operare, l’ANGA contribuisce alla tutela dell’ambiente e alla promozione di pratiche sostenibili.
 

Chi deve iscriversi: soggetti obbligati

L’obbligo di iscrizione all’ANGA riguarda diverse categorie di soggetti, tra cui:

Aziende di raccolta e trasporto rifiuti: Queste imprese sono responsabili della raccolta e del trasporto dei rifiuti verso i centri di trattamento o smaltimento.
Impianti di trattamento, recupero e smaltimento: Le strutture che trattano, recuperano o smaltiscono i rifiuti devono essere iscritte per garantire che operino in conformità con le normative.
Intermediari e commercianti di rifiuti senza detenzione: Questi soggetti, pur non detenendo fisicamente i rifiuti, svolgono un ruolo importante nella loro gestione e devono essere iscritti per garantire la tracciabilità delle operazioni.
Aziende che gestiscono rifiuti pericolosi: La gestione dei rifiuti pericolosi richiede competenze e misure di sicurezza specifiche, pertanto queste aziende devono obbligatoriamente iscriversi all’albo.
Aziende che effettuano la bonifica di siti contaminati: Anche queste imprese devono essere iscritte per operare legalmente e garantire la sicurezza delle operazioni.

Oltre alle imprese, anche professionisti, tra cui tecnici, ingegneri, geologi e altri professionisti che operano nel settore ambientale, e enti pubblici e privati che gestiscono rifiuti o svolgono attività ambientali devono essere iscritti.

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Quali sono i requisiti per l’iscrizione

Per ottenere l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, le imprese devono soddisfare una serie di requisiti tecnici, amministrativi e finanziari. I principali requisiti includono:

Requisiti generali

Si riferiscono ai requisiti soggettivi, comprensivi dei requisiti morali: le imprese e gli enti possono iscriversi all’Albo tramite il titolare, se individuali, o il legale rappresentante, negli altri casi. I requisiti per l’iscrizione includono: cittadinanza italiana, UE o di Stato con reciprocità; iscrizione al registro delle imprese; assenza di interdizioni legali; nessuna condanna per reati ambientali o altri gravi delitti; regolarità contributiva; assenza di cause di divieto, decadenza o sospensione; non essere in liquidazione o procedura concorsuale; possesso di idoneità tecnica e capacità finanziaria; e veridicità delle dichiarazioni fornite.

Requisiti di idoneità tecnica e professionale

I requisiti possono essere specifici per ciascuna categoria di iscrizione.
In generale, le imprese devono dimostrare di possedere i mezzi e le attrezzature necessarie per svolgere le attività di gestione dei rifiuti in modo sicuro ed efficiente.
Per le attività di trasporto e raccolta rifiuti si rende necessario anche presentare l’attestazione di idoneità dei mezzi di trasporto.
Il personale deve possedere le qualifiche e le competenze necessarie per gestire i rifiuti, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti pericolosi.
Per alcune categorie di iscrizione è dovuta la presenza della figura professionale del responsabile tecnico.

Requisiti di capacità finanziaria

Le imprese devono dimostrare di avere una solidità finanziaria sufficiente per sostenere le attività di gestione dei rifiuti, adeguatamente alle attività soggette all’iscrizione.
La capacità finanziaria è dimostrata tramite documenti che attestino le potenzialità economiche dell’impresa, come bilanci, patrimonio e affidamenti bancari.

Come iscriversi all’albo: modalità e procedure

L’iscrizione all’ANGA prevede una serie di passaggi formali che devono essere seguiti scrupolosamente:

  1. Presentazione della domanda: Le imprese devono compilare una domanda di iscrizione, disponibile presso le sezioni regionali o provinciali dell’ANGA. La domanda deve essere corredata da tutta la documentazione richiesta, tra cui certificati di iscrizione alla Camera di Commercio, dichiarazioni sostitutive di atto notorio e certificati di regolarità contributiva.
  2. Esame della documentazione: La sezione competente dell’ANGA esamina la documentazione presentata per verificare la conformità ai requisiti richiesti.
  3. Ispezione: In alcuni casi, può essere richiesta un’ispezione dei mezzi e delle attrezzature dell’impresa per accertarne l’idoneità.
  4. Emissione del provvedimento di iscrizione: Se la documentazione e l’ispezione risultano conformi, l’ANGA rilascia il certificato di iscrizione, che ha una durata di cinque anni.

Procedure di iscrizione

  • Procedura di iscrizione ordinaria: L’iscrizione ordinaria riguarda le imprese che svolgono attività di gestione rifiuti, bonifica, commercio e intermediazione dei rifiuti. La domanda, corredata dalla documentazione necessaria, va presentata alla sezione regionale o provinciale competente per la sede legale dell’impresa, e trasmessa telematicamente tramite il portale Agest.
    La sezione competente ha sessanta giorni per deliberare sull’iscrizione. In caso di documentazione incompleta, il termine può essere interrotto una sola volta. Se richiesta una garanzia finanziaria, deve essere presentata entro novanta giorni dalla comunicazione di accoglimento.
  • Procedura di iscrizione semplificata: Le iscrizioni semplificate riguardano aziende speciali, consorzi di comuni, gestori di servizi pubblici, produttori iniziali di rifiuti non pericolosi e pericolosi (in quantità limitate), e imprese che trasportano rifiuti elettrici ed elettronici. La domanda viene trasmessa telematicamente tramite il portale Agest e, entro trenta giorni, la sezione competente verifica i requisiti e delibera sull’iscrizione.
  • Altre procedure di iscrizione semplificata: Ulteriori iscrizioni semplificate includono imprese che raccolgono e trasportano rifiuti non pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi, e associazioni di volontariato ed enti religiosi che svolgono attività occasionali di raccolta e trasporto di tali rifiuti. Anche queste domande vengono gestite tramite il portale Agest, con verifica e deliberazione entro trenta giorni.

Come rinnovare l’iscrizione all’Albo

L’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali deve essere rinnovata periodicamente, ogni dieci anni per imprese iscritte alla categoria 2-bis, cinque anni per le imprese di tutte le altre categorie. Per farlo, è necessario seguire le istruzioni fornite dal Ministero dell’Ambiente e presentare la documentazione richiesta.

Le imprese devono presentare una domanda di rinnovo almeno 90 giorni prima della scadenza dell’iscrizione, allegando la documentazione aggiornata che sarà, come per la prima iscrizione, esaminata per la verifica dei requisiti. Se tutto risulta conforme, l’ANGA rilascia il certificato di rinnovo, che ha anch’esso una durata di cinque anni (dieci per la categoria 2-bis).

Sanzioni e cancellazioni

Il mancato rispetto delle normative relative all’iscrizione all’ANGA può comportare severe sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, la cancellazione dall’albo. Le principali sanzioni includono:

  • Multe: In caso di violazioni, le imprese possono essere soggette a multe che variano in base alla gravità dell’infrazione.
  • Sospensione temporanea dell’iscrizione: Le imprese che non rispettano i requisiti possono essere sospese temporaneamente dall’albo, con conseguente divieto di operare.
  • Cancellazione definitiva: In caso di violazioni gravi o reiterate, le imprese possono essere cancellate definitivamente dall’ANGA, perdendo così la possibilità di operare nel settore della gestione dei rifiuti.
 

È quindi essenziale per le imprese mantenere un costante aggiornamento sulla normativa e assicurare la conformità ai requisiti richiesti, per evitare sanzioni e garantire un’attività sicura e sostenibile.

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