news

Sanzioni RENTRI: cosa rischiano le aziende non in regola?

sanzioni RENTRI

Dal 13 febbraio 2025 è entrato in vigore l’obbligo di iscrizione al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) per molte aziende che operano nella produzione, nel trasporto e nella gestione dei rifiuti. Questa nuova piattaforma digitale è stata introdotta per migliorare la trasparenza e il controllo nella gestione dei rifiuti, sostituendo i tradizionali registri cartacei e la vidimazione fisica dei formulari di identificazione.

Non rispettare gli obblighi previsti dal RENTRI può comportare sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, anche conseguenze penali. In questo articolo analizzeremo quali sono le multe previste, chi è obbligato a iscriversi e quali azioni è necessario adottare per evitare problemi.

Per un approfondimento su come funziona il RENTRI e quali sono le scadenze per l’adeguamento, puoi leggere l’articolo dedicato: RENTRI e tracciabilità dei rifiuti: come funziona il nuovo registro elettronico.

Contenuti

Cos’è il RENTRI e chi deve iscriversi

Il RENTRI è un sistema digitale progettato per centralizzare e automatizzare la tracciabilità dei rifiuti, migliorando la gestione documentale e riducendo gli errori e le omissioni che potevano verificarsi con il vecchio sistema basato su registri cartacei. Il registro elettronico consente alle autorità di monitorare in tempo reale il percorso dei rifiuti, assicurandosi che siano gestiti correttamente e riducendo il rischio di smaltimenti illeciti.

L’obbligo di iscrizione riguarda diverse categorie di aziende, in particolare quelle che producono, trasportano o gestiscono rifiuti speciali, pericolosi o non pericolosi. Devono registrarsi al RENTRI:

  • Le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi, indipendentemente dalla loro dimensione o settore di attività.
  • Le aziende con più di 10 dipendenti che producono rifiuti non pericolosi, qualora questi derivino da lavorazioni industriali o artigianali e dal trattamento di rifiuti, acque e fumi.
  • Le imprese che si occupano del trasporto, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, compresi gli intermediari e i commercianti senza detenzione.

L’iscrizione al RENTRI non è soltanto un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per rendere più efficiente la gestione dei rifiuti, ridurre la burocrazia e migliorare la trasparenza nei processi aziendali. Tuttavia, la mancata adesione a questo nuovo sistema comporta sanzioni economiche significative, che variano in base alla gravità della violazione.

Sanzioni RENTRI per chi non si iscrive o non rispetta gli obblighi

L’inosservanza delle disposizioni relative al RENTRI può portare a sanzioni amministrative e, in alcuni casi, anche a provvedimenti penali. Le multe variano a seconda del tipo di infrazione e della sua rilevanza ai fini della tracciabilità dei rifiuti.

Mancata iscrizione al RENTRI

Le aziende che rientrano tra i soggetti obbligati e non effettuano l’iscrizione al RENTRI entro i termini previsti vanno incontro a sanzioni pecuniarie proporzionate alla tipologia di rifiuti trattati. Per le imprese che gestiscono rifiuti non pericolosi, la multa prevista varia da 500 a 2.000 euro. Se invece si tratta di rifiuti pericolosi, la sanzione è più elevata e può andare da 1.000 a 3.000 euro.

Se l’azienda provvede alla registrazione entro 60 giorni dalla scadenza dei termini, la sanzione viene ridotta di un terzo.

Dati errati o mancanti nel sistema RENTRI

Un’altra fonte di sanzioni riguarda la mancata o errata trasmissione dei dati relativi alla gestione dei rifiuti. Le imprese devono assicurarsi che tutte le informazioni inserite nel sistema siano complete, corrette e trasmesse nei tempi stabiliti. In caso di errori significativi, che possono compromettere la tracciabilità dei rifiuti, la sanzione prevista è compresa tra 500 e 2.000 euro per i rifiuti non pericolosi, mentre per i rifiuti pericolosi l’importo della multa sale a 1.000-3.000 euro.

Se gli errori sono di natura meramente formale e non compromettono la corretta tracciabilità dei rifiuti, possono essere applicate riduzioni sulle sanzioni o, in alcuni casi, potrebbe essere sufficiente correggere la documentazione senza alcuna penalità economica.

Registro di Carico e Scarico incompleto o non conforme

La normativa impone alle imprese di tenere un registro di carico e scarico aggiornato, in cui devono essere riportate tutte le operazioni relative alla produzione, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti. La mancata o incompleta compilazione di questo registro comporta sanzioni che variano a seconda del tipo di rifiuto trattato. Per le aziende che gestiscono rifiuti non pericolosi, la multa varia da 2.000 a 10.000 euro. Se invece si tratta di rifiuti pericolosi, la sanzione è più elevata e può arrivare fino a 30.000 euro.

Trasporto senza Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR)

Il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) è un documento fondamentale che accompagna i rifiuti in tutte le fasi del loro trasporto e gestione. La mancata compilazione o l’assenza di questo documento durante il trasporto è una violazione grave, punita con sanzioni da 1.600 a 10.000 euro per i rifiuti non pericolosi.

Nel caso di rifiuti pericolosi, oltre alla multa, può essere applicata anche una pena detentiva fino a 2 anni, in base all’articolo 483 del Codice Penale.

Come evitare le sanzioni RENTRI

Per evitare di incorrere in sanzioni, le aziende devono adottare una serie di misure preventive, tra cui:

  • Effettuare tempestivamente l’iscrizione al RENTRI, rispettando le scadenze previste.
  • Garantire la corretta gestione digitale di registri e FIR, verificando la correttezza delle informazioni trasmesse.
  • Formare il personale aziendale sulle nuove procedure per ridurre il rischio di errori.
  • Monitorare costantemente l’operatività attraverso strumenti digitali e consulenze specializzate.
 
Per approfondire le novità sui modelli di registro di carico e scarico e FIR, ti consigliamo di leggere anche l’articolo: RENTRI 2025: guida ai nuovi modelli di registro di carico e scarico e FIR.

Se la tua azienda deve ancora iscriversi al RENTRI o hai dubbi sulla gestione dei registri e dei FIR digitali, è il momento di agire. 

Contattaci oggi stesso!

Evita sanzioni e semplifica la gestione dei rifiuti con un supporto qualificato.

Condividi l’articolo:

Categorie

resta informato

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti su servizi, iniziative e aggiornamenti normativi.