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Smaltimento dei Rifiuti Tessili: Gestione, Sfide e Soluzioni

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Il settore tessile è uno dei più rilevanti a livello globale, ma anche uno dei più impattanti sull’ambiente. E il tema dello smaltimento dei rifiuti tessili è diventato sempre più rilevante negli ultimi anni, in un mondo che vede crescere esponenzialmente la produzione e il consumo di abbigliamento. 

La gestione dei rifiuti tessili è un aspetto cruciale per ridurre l’impatto ambientale di questa industria. In questo articolo, esploreremo cosa sono i rifiuti tessili, i loro tipi, come vengono raccolti e smaltiti, gli obblighi normativi e l’impatto ambientale con le possibili soluzioni per mitigarne gli effetti.

Contenuti

Cosa sono i rifiuti tessili

I rifiuti tessili comprendono tutti quei materiali e prodotti derivanti dall’industria tessile e dall’uso domestico di tessuti che sono stati scartati. Questi rifiuti includono scarti di lavorazione industriale, abiti usati, tessuti non più utilizzabili e altri materiali simili. Sono identificati con i codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) specifici: 

  • CER 20 01 10: indumenti
  • CER 20 01 11: tessili.

Quali sono i tipi di rifiuti tessili

I rifiuti tessili possono essere suddivisi in diverse categorie:

  • scarti di produzione: residui di tessuti derivanti dai processi di taglio e confezionamento nell’industria tessile;
  • abbigliamento usato: vestiti e accessori che i consumatori hanno deciso di dismettere.
  • tessuti domestici: lenzuola, asciugamani, tende e altri tessili per la casa che non sono più utilizzabili;
  • materiali misti: compositi di tessuti e altri materiali, spesso presenti in prodotti come scarpe e borse.

Come vengono raccolti e smaltiti

La raccolta dei rifiuti tessili può avvenire attraverso diversi canali:

  • raccolta differenziata: molte città dispongono di punti di raccolta specifici per i tessili. i codici eer 20 01 10 e 20 01 11 vengono utilizzati per identificare rispettivamente gli indumenti e i tessili nei sistemi di gestione dei rifiuti.
  • centri di raccolta: organizzazioni no-profit e associazioni caritative che raccolgono abiti usati per il riutilizzo o il riciclo.
  • programmi di restituzione: alcuni marchi offrono programmi di raccolta in negozio, incentivando i clienti a restituire i vecchi abiti in cambio di sconti.
 

Una volta raccolti, i rifiuti tessili vengono selezionati e suddivisi in base alla tipologia e alla condizione, e in base a ciò destinati a diversi usi.

Il trattamento può includere:

  • riciclo: trasformazione dei materiali tessili in nuove fibre o prodotti. questo processo aiuta a ridurre la domanda di materie prime vergini e diminuisce l’impatto ambientale della produzione tessile.
  • riutilizzo: vendita o donazione di abiti usati in buone condizioni. questo approccio prolunga la vita dei prodotti tessili e riduce la quantità di rifiuti generati.
  • smaltimento in discarica: soluzione meno sostenibile, utilizzata solo quando il riutilizzo o il riciclo non sono possibili. Il deposito in discarica è una pratica da evitare il più possibile a causa del suo impatto ambientale negativo.

Quali sono gli obblighi

Gli obblighi normativi variano da paese a paese, ma in generale, le aziende tessili sono tenute a rispettare le normative ambientali in materia di gestione dei rifiuti. In Italia, il D.lgs. 152/06 che regola la gestione dei rifiuti, comprende anche la gestione di quelli tessili, imponendo la tracciabilità e il corretto smaltimento. Le aziende devono anche rispettare le direttive europee in materia di economia circolare, che promuovono il riciclo e il riutilizzo dei materiali. In particolare, il corretto utilizzo dei codici CER 20 01 10 e 20 01 11 è fondamentale per garantire una gestione adeguata e conforme dei rifiuti tessili.

Vuoi migliorare la gestione dei rifiuti tessili nella tua azienda? Contattaci per migliorare le tue pratiche di smaltimento. 

Qual è l’impatto ambientale dei rifiuti tessili e come ridurlo

L’industria tessile ha un impatto ambientale significativo, contribuendo all’inquinamento delle acque, al consumo di risorse naturali e alla produzione di rifiuti. Infatti, la produzione di tessuti richiede ingenti quantità di risorse naturali, tra cui acqua ed energia, e comporta l’uso di sostanze chimiche potenzialmente dannose. Inoltre, i rifiuti tessili in discarica impiegano decenni a decomporsi, rilasciando sostanze chimiche nocive nell’ambiente.

Per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti tessili, è fondamentale adottare pratiche sostenibili lungo l’intera filiera tessile, come:

  • Promuovere il riciclo: aumentare la capacità di riciclo dei tessili per trasformarli in nuovi prodotti. Il riciclo consente di ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche e diminuisce la necessità di nuove risorse.
  • Incentivare il riutilizzo: sensibilizzare i consumatori sull’importanza di donare o rivendere i capi usati. Riutilizzare i prodotti tessili è un modo efficace per prolungarne la vita utile e ridurre i rifiuti.
  • Sostenere l’economia circolare: progettare prodotti con materiali riciclabili e ridurre gli scarti di produzione. L’economia circolare promuove un ciclo di vita chiuso dei materiali, riducendo al minimo i rifiuti.
  • Utilizzare materiali sostenibili: preferire tessuti biodegradabili o riciclati nella produzione. L’uso di materiali sostenibili riduce l’impatto ambientale dei prodotti tessili fin dalla fase di produzione.

In conclusione, lo smaltimento dei rifiuti tessili rappresenta una sfida complessa ma affrontabile attraverso un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori della filiera, dai produttori ai consumatori, passando per le istituzioni e le organizzazioni ambientali. Solo attraverso sforzi congiunti sarà possibile ridurre l’impatto ambientale e promuovere un futuro più sostenibile per il settore tessile.

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